Oggi vi proponiamo 6 musei che proprio sarebbe bene non lasciarsi scappare se vi trovate in Spagna. Ci sono un’infinità di musei che sono linfa vitale per la nostra cultura personale e il bagaglio di emozioni che ci porteremmo dietro, ma a volte anche perdersi per ritrovarsi è un ottimo modo per scoprire luoghi che mai si sarebbe immaginato di visitare.
Quindi questi musei sono solo una piccolissima traccia da cui partire, ma poi un consiglio che vi do con tutto il cuore, è perdetevi. Tanto bene o male, la strada del ritorno la si trova. Ma perdersi tra vicoletti, stradine, paesini, è il punto di partenza per le esperienze più belle.
Intanto però, partiamo da questi musei:
Museo Nazionale d’Arte della Catalogna (MNAC) – Barcellona
Situato nel Palazzo Nazionale di Montjuïc, il Museo Nazionale d’Arte della Catalogna (MNAC) eccelle per la sua collezione d’arte romanica, considerata una delle più complete del mondo. Questo museo accoglie però qualsiasi tipo d’arte, dal Romanico al Novecento.
Il palazzo in cui è situato fu costruito per l’Esposizione Internazionale del 1929 di Barcellona. Costruito in stile classicista, ispirato al Rinascimento, ha una superficie di 32.000 metri quadrati e straordinarie decorazioni, con affreschi e bellissimi elementi architettonici.
Arte Romanica: Con un’eccezionale serie di affreschi, unici al mondo, la collezione d’arte romanica propone opere interessanti prodotte fra il X e il XII secolo.
Le collezioni:
Arte Gotica: Includendo le opere realizzate fra il XII e il XIV secolo, presenta numerosi affreschi, sculture in pietra o legno e vari pezzi di oreficeria.
Arte del Rinascimento e del Barocco: Presentando le opere di maestri del calibro di Tiziano, Tintoretto, El Greco e Rubens, la collezione rinascimentale e barocca trasmette il gusto per l’arte, prodotta in Europa fra il XVI, XVII e XVIII secolo, offrendo una visione globale del suo sviluppo storico.
Arte Moderna: Dal Neoclassicismo alle avanguardie, il museo riunisce la collezione più importante d’arte catalana del XIX-XX secolo.
Gabinetto Numismatico della Catalogna: Formato da più di 135.000 esemplari, il gabinetto accoglie monete coniate dal VI secolo a.C. ad oggi.
Gabinetto di Disegni e Incisioni: Con più di 100.000 opere, che includono disegni, incisioni e cartelli, consente di realizzare un percorso attraverso i movimenti artistici più rappresentativi.
Centro Pompidou – Málaga
Il Centre Pompidou di Málaga è una filiale dell’omonimo museo di Parigi. Ufficialmente inaugurato il 28 marzo 2015 è la prima sede dell’istituto parigino fuori dalla Francia. La sua collezione permanente include più di 80 opere di grandi autori come Picasso, Miró, Bacon, Magritte, Frida Khalo e Giacometti.
L’edificio, noto anche come “el Cubo”, è stato progettato dagli architetti Javier Pérez de la Fuente e Juan Antonio Marín Malavé.
Gli spazi del Centre coprono una superficie complessiva di più 6.300 m2. La collezione permanente occupa tre sale (per un totale di 1.665 m2), mentre lo spazio centrale di 365 m2 è dedicato alle esposizioni temporanee.
L’esposizione permanente è incentrata sul tema del corpo, con opere, installazioni, e performance che gravitano intorno a cinque temi:
- Le metamorfosi: da Picasso a Rineke Dijkstra
- Il corpo a pezzi: da Picasso a Tony Oursler
- Il corpo politico: da Peter Klasen a Sigalit Landau
- Autoritratti: da Van Dongen a Pierrick Sorin
- L’uomo senza volto: da De Chirico a Li Yong Bin
Come già accennato, oltre alla collezione permanente, il centro allestisce anche mostre temporanee offrendo un completo programma culturale con attività legate alla danza, al teatro, al cinema e tanto altro.
Istituto Valenciano di Arte Moderna – Valencia
L’Istituto Valenciano de Arte Moderno è uno dei più importanti musei d’arte moderna della Spagna. Ha una collezione permanente di circa 12.000 opere d’arte di importanti artisti spagnoli e internazionali come James Rosenquist, Richard Hamilton, Robert Rauschenberg, Tony Cragg, Carmen Calvo, Fernando Arroyo, Antoni Tàpies, Julio González, Yves Klein, Zoran Music, Manolo Valdés e tantissimi altri.
Uno studio approfondito del materiale della collezione porta alla conclusione che il carattere innovativo e sperimentale del modernismo e dell’avanguardia attraversa gran parte delle opere legate ai primi quattro decenni del Novecento.
La collezione IVAM è organizzata secondo criteri che ne sottolineano la forte specificità. Si impegna a coniugare moderno e contemporaneo, globale e locale, cronologico e trasversale, percettivo e di ricerca, discorsivo e partecipativo.
Un’immersione culturale a 360° nel mondo dell’arte!
Teatro-Museo di Dalí – Figueres
Quando la prima volta entrai in questo edificio così particolare, mi sembrò di essere entrata in una dimensione completamente diversa da quella che c’era all’esterno. Non potrò mai dimenticare questo museo. A distanza ormai di una decina d’anni è ancora impresso nella mia mente. Se si va in Spagna questo museo non può essere ignorato.
Il Teatro-Museo Dalí si trova nella città natale del pittore, Figueres in Catalogna. Il museo è stato progettato e creato proprio dal pittore e costituisce di per sé l’oggetto surrealista più grande del mondo.
Per quest’opera l’artista scelse le rovine dell’antico Teatro Municipale di Figueres, distrutto da un incendio alla fine della Guerra Civile spagnola. Motivò così la sua decisione:
“Primo, perché sono un pittore eminentemente teatrale. Secondo, perché il teatro si trova di fronte alla chiesa dove sono stato battezzato. Terzo, perché è stato proprio nella hall del teatro che ho allestito la mia prima mostra”.
Fu inaugurato il 28 settembre del 1974, ma il suo fondatore continuò ad arricchirlo con nuove opere e attrazioni fino alla morte, sopraggiunta nel 1989.
Visitare il Teatro-Museo Dalì significa immergersi nell’estro stravagante del pittore catalano. Qui non solo si concentrano 1500 opere e un impressionante numero di capolavori, ma ogni sala è un’installazione di forte impatto scenografico, che riflette nei più minuscoli dettagli la vulcanica creatività del suo artefice.
Il percorso rigorosamente non-cronologico tocca ogni fase di una lunga carriera, seguendo temi e ispirazioni dettate da un’esuberante fantasia, presenta dipinti, sculture, disegni, incisioni, installazioni, ologrammi, stereoscopie, anamorfosi, foto, oggetti di design e tanto altro da scoprire e scrutare attentamente.
Insomma questo museo ha dell’incredibile!
Museo Picasso – Barcellona
Il Museo Picasso di Barcellona raccoglie una delle più vaste collezioni di opere dell’artista spagnolo Pablo Picasso, ed è uno dei più famosi e visitati musei della città.
È un riferimento chiave per comprendere gli anni formativi di Pablo Picasso. Il genio del giovane artista si svela attraverso le 4.251 opere che compongono la collezione permanente. Inoltre i legami personali tra Picasso e Barcellona sono essenziali per comprendere il processo di creazione del museo, che si stabilirono alla fine del XIX secolo e durarono fino alla morte dell’artista. Barcellona divenne un anello significativo nella catena della vita di Picasso, non solo durante il suo apprendistato artistico ma anche nella sua esposizione come artista.
Questo museo è forse l’esempio più evidente dei legami emotivi dell’artista con la città.
Museo Guggenheim – Bilbao
Prima della costruzione di questo museo, Bilbao non era molto conosciuta. Questo museo le ha dato un’identità. Costruito dall’architetto e designer canadese di nazionalità statunitense Frank O. Gehry, il museo di Bilbao è uno dei 5 musei che la Fondazione Guggenheim patrocina e possiede nel mondo.
Fu inaugurato dal Re Juan Carlos il 18 ottobre del 1997 è ormai il segno distintivo più importante per l’identità di Bilbao.
La parte più spettacolare di questo museo è proprio l’edificio, caratterizzo per le sue spettacolari forme organiche che contrastano con altre più sobrie linee geometriche, dando origine a un congiunto decisamente originale.
Ha una pianta ovale che ricorda la forma di una nave e, visto dall’esterno, sembra quasi “naufragato” contro il Ponte de La Salve sul fiume Nervión.
La collezione permanente del museo comprende opere d’arte del Novecento, europee e americane, e ne espone di arte contemporanea basca e spagnola.
Include produzioni di alcuni dei più importanti artisti della seconda metà del XX secolo, come: Eduardo Chillida, Yves Klein, Willem de Kooning, Robert Motherwell, Robert Rauschenberg, James Rosenquist, Clyfford Still, Antoni Tàpies e Andy Warhol, per nominarne solo alcuni.
In conclusione, possiamo dire che ci sono delle tappe che è bene fare per non perdersi i must delle città più belle del mondo e soprattutto la cultura. Ma non dimentichiamo mai che sono le persone che fanno la cultura e la storia di un luogo. Non abbiate timore di esplorare l’ignoto, si conoscono sfaccettature della cultura del luogo che si visita, che non si conoscerebbero nelle grandi città, ormai così internazionalizzate.
Esplorate e scoprite!