Keiko Takemiya: il suo nome era Gilbert. Le ragazze che cambiarono la storia del manga.
Uscito il 23 giugno 2021 per la Jpop in Italia, Il suo nome era Gilbert di Keiko Takemiya è un recupero imperdibile in fumetteria.
Ma chi è l’autrice e di cosa tratta il volume in questione?
Keiko Takemiya, classe 1950, è stata la prima autrice di fumetti ad essere pioniera dello shojo a tema bl.
Nei primi anni Settanta infatti, rivoluzionò, insieme ad altre colleghe che seguirono la sua scia, il modo di scrivere e disegnare i “fumetti per ragazze” che avevano come soggetto l’amore omosessuale maschile.
Dicembre 1970, Keiko Takemiya pubblica una storia breve: In the Sunroom sulla rivista Bessatsu Shōjo Komikku, rivoluzionando il genere.
Quasi certamente, In the Sunroom è il primo manga (shōnen-ai) al cui interno è rappresentato il primo bacio omosessuale pubblicato in Giappone.
Una mangaka apprezzatissima fin dall’inizio della sua carriera.
Tra la fine degli anni Settanta ed Ottanta pubblica quelli che ad oggi sono i suoi lavori più noti: Terra e… e Il poema del vento e degli alberi.
Tantissimi i riconoscimenti e premi tra cui: il Shogakukan Manga Award (nella categoria shōjo manga ed in quella dello shōnen manga) ed il Seiun Award.
Conosciuta per aver rivoluzionato il genere “per ragazze”, la mangaka non si è “fermata” a questo genere ed ha prodotto molti lavori anche per ragazzi.
I suoi manga sono diventati prodotti pop cult anche grazie al successivo adattamento in anime.
Interessata anche al contesto cinematografico asiatico, ha lavorato a partire dal 1983 come disegnatrice nel mondo dell’animazione, collaborando con altri suoi colleghi ed artisti.
A partire dagli anni 2000, la Takemiya ottiene la cattedra d’insegnamento presso la facoltà di manga della Kyoto Seika University.
Il suo nome era Gilbert. Le ragazze che cambiarono la storia del manga, ripercorre proprio quegli anni della sua carriera tra successi e sconfitte nel mondo crudele e spietato del manga.
Il lettore infatti si troverà di fronte ad un saggio preziosissimo sull’evoluzione del manga soprattutto all’interno del genere shojo bl.
“Arrivata a Tokyo dopo aver debuttato giovanissima nel mondo dei manga, Keiko Takemiya si ritrova quasi prigioniera del suo nuovo lavoro, fatto di scadenze impossibili , ritmi estremi e solitudine. Una condizione che la porterà a ripensare le basi del fumetto giapponese nei mesi che trascorrerà nel “Salone Oizumi”, ovvero l’appartamento condiviso con le colleghe e compagne di battaglia con cui decide di rivoluzionare ogni aspetto dei manga per ragazze. In questa autobiografia , la fumettista offre un inedito dietro le quinte della sofferta nascita del genere Boys’ Love. Attraverso momenti difficili e successi, Keiko Takemiya racconta i passi e le sfide che l’hanno portata a inaugurare una nuova era per il manga e confida i segreti e i retroscena della vita di una grande mangaka”