Museo della Storia di Hong Kong (Kowloon) custode della peculiare e fragile ex colonia britannica. Dalla preistoria ad oggi.
La situazione politica e sociale di Hong Kong è tra le più delicate del periodo insieme alla situazione internazionale dell’Afghanistan (con la presa al potere dei Talebani a Kabul).
Cosa vuol dire visitarlo? Breve storia del Museo
Il Museo di Storia di Hong Kong è stato preceduto dall’Hong Kong Museum of Art ed istituito dall’Urban Council nel 1962.
Nel luglio 1975, l’Hong Kong Museum of Art è stato diviso in due enti separati: l’ Hong Kong Museum of Art e l’Hong Kong Museum.
Il nuovo Museo di Hong Kong inizialmente affittò il sito di Tsim Sha Tsui e, dall’ubicazione temporanea di Kowloon Park, nel 1983, si trasferì definitivamente nel luglio 1998 nell’attuale sede di Chatham Road South.
L’Hong Kong Museum è stato ribattezzato Hong Kong Museum of History il 1 aprile 1998.
Finanziato dal governo di Hong Kong, l’edificio del Museo di Storia, che ricopre una superficie totale di 17.500 metri quadrati, costò ben 390 milioni di HK$.
Il nuovo e moderno complesso museale è stato costruito dalla Turner Architects and Engineers Ltd. secondo il concetto architettonico di Mr E. Verner Johnson, progettista che ne coordinò soprattutto l’aspetto coloristico/estetico permettendo armonia tra un edificio museale e l’altro.
Oltre al museo principale, infatti, situato in Chatham Road South ci sono cinque musei “secondari”.
Bisognava per cui dare un senso architettonico e un aspetto armonioso dell’intero complesso di cui il Museo della Storia di Hong Kong è la punta di diamante.
I cinque musei, vale a dire: l’Hong Kong Museum of Coastal Defense a Shau Kei Wan, il Li Cheng Uk Han Tomb Museum a Sham Shui Po, il Luo Uk Folk Museum a Chai Wan e il Museo della difesa costiera di Hong Kong a Shau Kei Wan, la Fireboat Grantham Exhibition Hall a Quarry Bay Park e il Sun Yat-sen Memorial Hall a Mid-Levels Central, rappresentano il coronamento di una vera e propria area culturale fondamentale per comprendere l’anima di Hong Kong e la fragile situazione a cui è attualmente “aggrappata”.
Fin dalla sua istituzione nel 1975, l’Hong Kong Museum of History si è infatti impegnato a raccogliere e preservare cimeli storici delle regioni locali e del sud della Cina.
Dopo anni di duro lavoro nella raccolta e acquisto di collezioni, il museo ha creato un ricco patrimonio di reliquie culturali di Hong Kong con oltre 140.000 oggetti.
Un patrimonio che vuole testimoniare la volontà non di “negare” la storia cinese di Hong Kong, ma della capacità, da parte delle generazioni che si sono succedute, di preservare le radici storiche e la democrazia, unendola al rigore e le tradizioni tipiche della Cina e creando così un vero è proprio ibrido asiatico.
Le collezioni del museo comprendono nello specifico monete e francobolli di pregio, ma anche foto, lettere e documenti storici suddivise in tre categorie: storia naturale , folklore e storia locale .
Tra le esposizioni a cui lavorano tutti i compartimenti che formano lo staff museale, grandissimo rilievo ha la mostra permanente “Hong Kong Stories”.
Inaugurata nel 2001, la mostra permanente “Hong Kong Stories” ha portato il pubblico a conoscere meglio la storia e la cultura, di oltre 400 milioni di anni, di Hong Kong.
L’Hong Kong Museum of History è attualmente oggetto di un progetto di rinnovamento completo per la mostra permanente.
Prima dell’apertura al pubblico della nuova mostra permanente, il museo ospiterà la “Classic Reproduction-The Essence of Hong Kong Stories Exhibition”, che esporrà circa 460 pezzi selezionati e circa 210 foto che rappresenteranno l’essenza di Hong Kong.
Il grande progetto legato all’ammodernamento del percorso espositivo permanente del museo sarà per cui composto da cinque parti.
Macro categorie che settorialmente andranno a comporre un viaggio tra: l’Hong Kong preistorica e lo sviluppo delle dinastie passate, il folklore di Hong Kong, l’occupazione e il primo sviluppo di Hong Kong, il periodo di occupazione giapponese ed il “confronto” con le città moderne, concludendosi con il “ritorno” alla Hong Kong nel 1997.
“Programmi multimediali e zone fotografiche verranno aggiunte alla mostra per aumentare l’interazione e il divertimento, permettendo ai visitatori di vivere le sensazioni di Hong Kong nel passato. Il museo ha anche prodotto una serie di nuovissimi video.I curatori, i designer e il personale di restauro che hanno partecipato alla produzione di Hong Kong Story hanno condiviso la filosofia di produzione, il divertimento e le sfide che essa ha rappresentato”.
Fonti: tutte le fonti reperite per la realizzazione di questo articolo sono state tradotte dal team di Fenice In Pigiama direttamente dal sito ufficiale museale che caldamente raccomandiamo.
Per saperne di più: Sistema Unificato di Gestione delle Collezioni del Museo del Dipartimento dei Servizi per il Tempo Libero e la Cultura-Ricerca Pubblica .