di Matilde Maione
Il ROSSO: colore dell’amore, della passione, del fuoco, ma anche del sangue, della crudeltà e della collera.
Espressioni estremamente contrastanti e ricche di significato che nel corso dei secoli hanno donato a questo colore un ricco bagaglio simbolico.
Quindi addentriamoci nella storia, nelle curiosità e le simbologie che si celano dietro questo bellissimo ed emblematico colore.
Il compagno del Blu: Il ROSSO.
🔺🔻STORIA DEL ROSSO🔻🔺
Il ROSSO è un colore antico non solo per la sua storia ma anche per i significati che gli sono stati attribuiti nel corso dei secoli. È un colore ambivalente, se da un lato simboleggia forza, regalità, passione, dall’altro è un colore tragico che richiama alla paura, al pericolo, al sangue, alla guerra.
Ma partiamo dal principio, dalla sua storia. Una delle forme più antiche di rosso deriva dall’argilla, che assumeva la sua particolare tinta grazie al minerale ematite.
I più recenti studi archeologici suggeriscono che esseri umani appartenenti all’Età della pietra abbiano impiegato pigmenti a scopo rituale almeno 400.000 anni fa. Scavi effettuati alla fine degli anni ’90 presso le caverne di Twin Rivers, nello Zambia (Africa centrale) hanno portato alla luce centinaia di frammenti di pigmenti dai vari colori.
Le fasi mineralogiche identificate sono state principalmente ossidi ed idrossidi di ferro ed idrossido di manganese. Sono pigmenti aventi caratteristiche notevoli dal punto di vista tecnico: eccellenti sono il potere coprente, l’intensità di colore e la permanenza per quanto riguarda l’applicabilità.
Un bisonte in una pittura rupestre in una grotta di Altamira (16500 a.C. – 15000 a.C.),National Museum and Research Center of Altamira (Fonte: wonews.it)
Il rosso è stato un colore importate per quasi tutte le civiltà antiche, in Cina ad esempio era di grande importanza, i primi esempi di ceramiche nere e rosse si possono trovare tra il 5000 e il 3000 a.C. Tracce di rosso ocra, inoltre, vennero trovate anche nella tomba di Tutankhamon, in Egitto.
Nell’antico Egitto, tra l’altro, il rosso ocra era utilizzato come cosmetico femminile, per colorare labbra e guance. Durante le celebrazioni era solito colorarsi il corpo intero: il rosso aveva infatti un’associazione con la vita, la salute e la vittoria.
Ai tempi dell’antica Roma il colore più diffuso oltre all’ocra rossa era il “cinabro” che spazia da uno scarlatto brillante ad un intenso mattone, e prende il nome dal minerale con cui è prodotto. Si tratta di un solfuro di mercurio altamente tossico. Inizialmente costituiva parte del rosso che troviamo a Pompei ma l’elevato costo ne limitava l’utilizzo. Era, infatti, così apprezzato e valorizzato che, ai tempi, costava anche più del blu egizio. Fu gradualmente sostituito dal vermiglione, dall’ocra rossa, dal rosso di Marte e dal Rosso di Pozzuoli.
Raffigurazione di Dioniso nella Villa dei Misteri a Pompei (Fonte: vesuviolive.it)
Per la sua capacità di trasformarsi in mercurio, il cinabro è alla base di tutto il pensiero alchemico cinese dell’antichità, e riveste un ruolo di primaria importanza anche nelle tecniche di longevità e di ricerca dell’elisir di immortalità, proprie del Taoismo. Dal XII secolo questo colore era utilizzato in Cina anche per decorare vari tipi di oggetti laccati.
Il cinabro come abbiamo detto fu gradualmente sostituito dal vermiglione (si pensa che fu sviluppata dagli alchimisti orientali) arrivando nel mondo occidentale solo nel medioevo, tanto costoso quanto l’oro che solo le pagine più importanti dei manoscritti mostravano questo colore.
Grande vaso cinese in cinabro intagliato a mano con una scena di vita quotidiana in un villaggio, Dinastia Qing ca. (Fonte: worthingtongalleries.com)
La storia del rosso è davvero lunga e sempre in evoluzione, ha scritto quasi tutte le pagine della storia dell’uomo e della storia dell’arte. Ci sarebbero ancora tantissimi colori da citare ed esempi da fare, ma per questo vi consigliamo un libro che può aiutarvi ad approfondire l’argomento in tutte le sue sfumature:
⭕️🔴Curiosità sul Rosso🔴⭕️
-Nella Genesi il significato attribuito al colore rosso è l’essere la scintilla da cui nasce la vita stessa. Adamo, infatti, il cui nome in ebraico significa al tempo stesso rosso e vivente, nasce da quella che l’Antico Testamento chiama “adamah”, ovvero l’argilla rossa, su cui Dio soffia il suo Spirito.
-Nell’antico Egitto il rosso aveva doppia valenza, se da un lato rappresentava la vittoria e la vita, dall’altro poteva indicare il male o il pericolo, in quanto è il colore del fuoco, che può avere un esito distruttivo sulle abitazioni e sulle messi. Nell’iconografia, il malvagio dio Seth, assassino del fratello Osiride, veniva spesso raffigurato con gli occhi e i capelli rossi. A questo proposito, quante volte ci siamo domandati perché tutti questi pregiudizi sui capelli rossi? In tutte le raffigurazioni, Giuda è sempre stato rappresentato con i capelli rossi perché doveva essere distinto dagli altri commensali dell’Ultima Cena dandogli un significato negativo che è perdurato nei secoli, ma mai in nessun Vangelo si menziona il colore dei suoi capelli.
Leonardo Da Vinci, Ultima cena, particolare di Giuda, 1494-1498 (Fonte: lasepolturadellaletteratura.it)
-In epoca romana gli uomini erano soliti indossare, sopra la classica tunica, una sopravveste di origine etrusca: la toga. Il suo nome deriva dal latino “tego”, che significa coprire. La sua consistenza ampia e pesante conferiva un aspetto imponente a chi la portava e rispecchiava l’importanza di Roma, dominatrice del mondo antico. Ma il suo utilizzo era legato soprattutto ad un’usanza politico-sociale. Solo i cittadini romani maschi potevano farne uso e, tra loro, solo coloro che ricoprivano le più alte cariche politiche godevano del privilegio di avere la bordatura impreziosita. Colorata di rosso. (Ovviamente il mantello dell’Imperatore era rosso)
-Le api vedono tutti i colori tranne il rosso, mentre per quanto riguarda i neonati, questo è il primo colore che vedono.
-Siamo nell’epoca dei Sumeri, 2800 a.c., nella tomba della principessa Shub-ad è stata rivenuta una piccola scatola d’oro contenente una pasta fatta di polvere rossa, olio di sesamo ed essenza di rosa, con tanto di pennellino.
Scatolina rinvenuta nella tomba della principessa Shub-ad (Fonte: lucmagazine.com)
-Il rossetto rosso ha attraversato secoli sempre in bilico sul filo del proibizionismo, finché nel 1910 si affermò definitivamente come oggetto di culto grazie a Roger & Gallet che produssero il primo stick da labbra.
-Secondo alcuni il vestito rosso di Babbo Natale sarebbe opera della Coca-Cola: originariamente infatti, tale vestito era verde, sarebbe divenuto rosso solo dopo che, negli anni ’30, l’azienda utilizzò Babbo Natale per la sua pubblicità natalizia vestendolo di bianco e rosso, come la sua scritta. Altri affermano invece che anche prima fosse di questi colori portando ad esempio dei disegni antecedenti alla pubblicità della Coca-Cola che risalgono al 1906, 1908 e 1925. Babbo Natale, vestito di rosso e bianco, fu impiegato per una pubblicità di una bibita già nel 1923, dalla White Rock, un’altra marca di bibite gassate.
Pubblicità della White Rock del 4 dicembre 1924 (Fonte: whiterocking.org)
USI ED EFFETTI DEL ROSSO
Il rosso è un colore attraente, vibrante, che richiama subito l’attenzione, risultando avere un effetto stimolante ed eccitante. Attiva il sistema nervoso neurovegetativo Simpatico, quello che alza l’adrenalina e di conseguenza fa aumentare la pressione sanguigna ed alza la frequenza cardiaca. Quindi non è un caso che viene sfruttato, per le sue capacità e contraddittori significati, nei più disparati ambiti.
Dalla segnaletica stradale in momenti di pericolo alle decorazioni natalizie in momenti di festa e gioia.
Se da una parte ci sfida e tira fuori coraggio e sicurezza, dall’altra potrebbe sfociare in aggressività e prepotenza. Ecco quanto contrasto possiamo trovare in un solo colore.
Da secoli ritenuto il colore della passione e dell’amore ardente. Non stupisce come mai questo colore sia diventato il preferito e l’emblema di tutta la sfera amorosa, con tutte le sue sfumature. Nel Medioevo il vestito da sposa era tipicamente rosso cucito con stoffe preziose, come velluti, broccati e damaschi. Non dimentichiamo poi che è il colore di San Valentino, ma anche, in contrapposizione, quello della prostituzione dei quartieri “a luci rosse”.
Red Light District, Amsterdam (Fonte: holland.com)
Ricollegandosi a sentimenti accesi e travolgenti ricordiamo che non vi è solo l’amore e la passione ma anche la rabbia e la vergogna. Due sentimenti molto forti che nascono nelle persone e si manifestano spesso anche nel colore che assume la pelle del viso quando ci troviamo in questi stati.
Quello che poi suscita in noi e negli altri è un altro bel contrasto che presentiamo con un esempio preso online:
Al di là dello schieramento politico molti uomini di rappresentanza indossano una cravatta rossa e le reazioni di chi indossa e di chi guarda sono molto diverse.
Se sei tu ad indossare la cravatta rossa ti sentirai più forte e sicuro di te quando sei in pubblico.
Se parli con qualcuno che indossa una cravatta rossa la reazione sarà di “sottomissione” ed accondiscendenza, ti farà inconsciamente paura e percepirai l’altro come tuo avversario.
La stessa cosa vale negli sport, le divise rosse sembrano dare agli atleti maggiori chance di vittoria.
Interessante no?
Parlando di cibo invece, il rosso è molto utilizzato nei Fast Food, che ci spinge a mangiare e consumare più velocemente dando una botta al nostro metabolismo. A volte sembra che il cibo, in questi contesti, ci sembri più buono e ci possieda a tal punto da volerne ancora.
Fonte: mcdonalds.it
Alcuni brand che hanno fatto del rosso il loro punto di forza (a parte Coca-Cola):
𝐑𝐄𝐃 𝐁𝐔𝐋𝐋: Rosso= energia
𝐊𝐄𝐋𝐋𝐎𝐆𝐆’𝐒: lo slogan è “Nutri la tua forza!”
𝐑𝐎𝐋𝐋𝐈𝐍𝐆 𝐒𝐓𝐎𝐍𝐄: ribellione
𝐕𝐈𝐑𝐆𝐈𝐍: energia e potenza fisica
𝐍𝐄𝐓𝐅𝐋𝐈𝐗: richiama alla novità
𝑯𝒆𝒏𝒓𝒊 𝑴𝒂𝒕𝒊𝒔𝒔𝒆 – “𝐴𝑟𝑚𝑜𝑛𝑖𝑎 𝑖𝑛 𝑟𝑜𝑠𝑠𝑜” – 1908, olio su tela, cm 180 X 220. San Pietroburgo, Hermitage
“Ci sono fiori dappertutto per coloro che vogliono guardare.”
Henri-Emile Matisse
Fonti:
flobidesign.it, tuttomondonews.it, wonews.it, acam.it, ilmondodibabajaga.wordpress.com, vesuviolive.it
“Rosso. Storia di un colore” di Michel Pastoureau