di Mariachiara Leone
Colui che contribuì alla diffusione di avanguardie quali: Futurismo, Cubismo, Surrealismo e della Metafisica di De Chirico.
Wilhelm Albert Vladimir Apollinaris de Kostrowicki, meglio noto come Guillaume Apollinaire, fu un personaggio imprescindibile per lo sviluppo e l’evoluzione di alcune tra le più importanti avanguardie artistiche del Novecento.
Ma chi era Apollinaire?
Guillaume nasce a Roma nel 1880, figlio di un ex ufficiale borbonico e di una contessa polacca, Angelica Kostrowicki.
Guillaume Apollinaire (Fonte: 900letterario.it)
Trasferitosi a Parigi nel 1902 incontra Marie Laurencin che lo introduce negli ambienti artistici d’avanguardia.
Da questo momento in poi assumerà un ruolo centrale, frequentando scrittori, intellettuali, filosofi, artisti e collezionisti. Fonderà e dirigerà varie riviste e pubblicherà moltissime opere.
Tra i suoi scritti fondamentale per l’avanguardia del cubismo fu la stampa, nel 1913, de “I pittori cubisti“.
Inoltre importantissimi furono: “L’antitradizione futurista” (dopo aver conosciuto Marinetti nello stesso anno di pubblicazione de “I pittori cubisti”) e “Le mammelle di Tiresia” (scritto nel 1903 ma edito solo durante la guerra, in cui per la prima volta compare il termine Surrealismo).
“Les Mamelles de Tiresias” Guillaume Apollinaire, prima edizione del 1918 (Fonte: Overblog)
Il suo è stato un’apporto al mondo culturale a trecentosessanta gradi. La sua produzione poetica e di scrittore resta una delle più affascinanti da recuperare.
Opere che spaziano dal fantatico, con “L’incantatore imputridito“, alla poesia, con “Alcools“, “Il poeta assassinato” e “Bestiario o il corteggio di Orfeo“.
Nel 1901 viene arruolato come soldato durante la prima guerra mondiale e seriamente ferito rientra a Parigi dove muore nel 1918 di febbre spagnola.
Sarà edita postuma la sua opera “Calligrammi“, una raccolta poetica scritta dal 1913 al 1918.
Guillaume Apollinaire, “Calligrammes”, Poèmes de la Paix et de la Guerre, 1913-1916 (Fonte: artcurial.com/fr)
Un punto di riferimento dunque, non solo per gli artisti e tutti coloro che hanno avuto il piacere e l’onore di conoscerlo ma anche e soprattutto un gancio saldo tra passato e presente per critici ed appassionati d’arte.
In termini puramente ludici fu anche un po’ cupido facendo da mediatore tra artisti e suoi conoscenti “formando” coppie d’arte ancora oggi ricordate ed amate in tutto il mondo.
Insomma se non fosse nato cosa ne sarebbe stato di tutto ciò? Forse tutto e niente intanto si può trarre un respiro di sollievo poiché la sua vita artistica quanto personale è stata il suo vero e proprio capolavoro e lascito.
Fonte:
-La storia dell’arte vol.17 La biblioteca repubblica (Electa editore)
Dipinto nell’immagine di copertina: “Apollinaire e i suoi amici”, Marie Laurencin, 1909