Addicted: web drama bl censurato in Cina. La serie web drama “scomoda” troncata dalla censura cinese.
Una storia travagliata quella della serie web drama a tematiche LGBT+ “Addicted” in Cina.
Stroncata alla prima stagione, con un finale tutt’altro che tale, questo web drama proprio non è piaciuto in Cina.
La serie è la trasposizione della web novel “You are addicted?” di Chai Jidan.
2015. In Cina e all’estero, nonostante il basso budget riservato a questa tipologie di produzioni a tema Boys love, la serie viene seguita con passione, con oltre 110 milioni di visualizzazioni tanto da entrare nel mirino del comitato di controllo censorio del Governo.
La serie nonostante “baipassi” la censura a cui vengono sottoposti tutti i prodotti della serialità televisiva cinese, proprio perché produzione per il web ed una diversa modalità di distribuzione, alla fine non riesce a “sopravvivere”.
Il progetto prevedeva la realizzazione di due stagioni.
La prima stagione doveva essere composta da diciotto episodi che dovevano coprire narrativamente tutto il primo arco narrativo scolastico dei due protagonisti della web novel.
Mentre la seconda stagione doveva seguire le criticità e vicissitudini dei due protagonisti nel mondo del lavoro e trasporre il finale di “You are addicted?” di Chai Jidan (Zhu Wen Jiao).
Per l’enorme successo che stava riscontrando la serie, il Governo ne decide la cancellazione con una prima stagione che si conclude alla quindicesima puntata sulle diciotto previste.
Inoltre gli attori che hanno interpretato i personaggi principali (Timmy Xu Weizhou e Johnny Huang Jingyu) potranno continuare a lavorare nel mondo dello spettacolo cinese ma non insieme.
I due infatti non potranno più firmare progetti che li vedono coinvolti nella stessa serie se non a partire dal 2025, esattamente dieci anni dopo la messa in onda del web drama “Addicted”.
Ma di cosa parla Addicted?
La serie ruota attorno alle vicende drammatiche di due adolescenti.
Bai Luoyin è un ragazzo riservato e razionale che vive con la nonna ed il padre in condizioni economiche modeste.
Gu Hai è invece un ragazzo estroverso, spigliato e senza peli sulla lingua. Anche se apparentemente stabile, Gu Hai nutre un profondo rancore nei confronti del padre, ufficiale militare di alto grado, che incolpa della morte prematura della madre.
Le vicende si complicano quando la madre biologica di Bai Luoyin decide di comparire di nuovo nella vita del figlio con una notizia che potrebbe sconvolgere la vita di entrambi i protagonisti.
Il bl indaga su una serie di tabù, stereotipi e criticità che rendono questo prodotto pop pericoloso per il Governo cinese che, se da una parte cerca di adeguarsi ad una certa idea di libertà e progresso (anche sociale) , dall’altra necessita di mantenere un determinato tipo di “controllo politico” dovuto ovviamente alla situazione storica del Paese.
Il “carico da novanta” è poi dato dal rapporto che i due ragazzi sviluppano nel corso della storia.
Un rapporto che non può essere vissuto ne all’interno della sfera privata, contraddistinta da una serie di situazioni familiari drammatiche, ne tanto meno in pubblico (per ragioni molto ovvie rispetto alla realtà della società cinese).
A questi già “caldi” ingredienti, alla ricetta che rende Addicted un piatto indigesto alla Cina vanno aggiunte le scene di intimità e complicità tra i due protagonisti.
La “ciliegina sulla torta” che ha poi portato alla cancellazione della serie infatti è la scelta nelle ultimissime puntate di far convivere i due protagonisti.
Permettendo narrativamente di aggiungere alle già infiammate tematiche, quella della scoperta della sessualità e del proprio orientamento sessuale.
Il discorso legato ad un certo tipo di serie tv in Cina è ancora una questione aperta. La maggior parte (se non tutte) le web serie boys love sono infatti prodotte a Taiwan.
C’è poco e nulla che viene prodotto dalla Cina continentale (Pechino).
Cosa che rende assai evidente il “livello di integrazione” che riguarda l’inclusione nel tessuto sociale e civile della comunità Lgbt+ in Cina.
Una precisazione in conclusione è doverosa: dal 2015 ad oggi la serialità cinese (in particolare a Taiwan) sta cercando di rendersi competitiva soprattutto nei confronti dei kdrama (serie tv sud coreane) non solo nel mercato asiatico ma anche in quello internazionale.
Per fare questo hanno dovuto adeguarsi, aprirsi ad un certo tipo di narrazioni, di libertà espressiva e di temi d’attualità. Il risultato?
Un cambio di passo drastico tra le serie tv cinesi (anche fantasy) degli anni 2000 e le attuali. Quello che si si augura?
Che non capiti più quello che è successo alla web serie “scomoda” Addicted.
Dove guardare la serie ed approfondimenti: