di Mariachiara Leone
Amrita Sher-Gil, una delle più grandi artiste del XX secolo. Pioniera dell’arte moderna indiana. Amrita Sher-Gil: la Frida Kahlo indiana.
“L’Europa appartiene a Picasso, Matisse, Braque e molti altri. L’India appartiene solo a me”- Amrita Sher-Gil
Amrita Sher- Gil è nata a Budapest (Ungheria) nel 1913, da padre indiano e madre ungherese.
Definita “la Frida Khalo indiana”, si trasferisce in India (terra natia del padre) e da qui inizierà la sua carriera artistica. Morirà a Lahore ( attuale Pakistan) nel 1941.
Seppur breve, la vita e la produzione artistica di Armita Sher-Gil ha lasciato un’impronta indelebile nel continente indiano tanto che l’India, nel 1976, l’ha dichiarata tesoro nazionale vietandone le esportazioni non autorizzate.
Fresca di stampa è la notizia dell’asta (tenutasi il 17 marzo scorso) di una sua opera inedita appartenuta ad un collezionista privato e che raffigura una critica d’arte francese, amica di Amrita: Denyse Proutaux.
Olio su tela, quest’opera è stata su suolo francese per quasi novant’anni.
La tela è una scoperta frutto del lavoro della casa d’aste Christie’s di New York che, attraverso lo studio di una corrispondenza epistolare, ha percorso a ritroso il periodo in cui Amrita e sua sorella Indira soggiornarono a Parigi.
In una lettera che Denyse Proutaux scrive al marito nel 1932, infatti, vi è una nota in cui la critica descrive di un ritratto “in stile russo”.
Con una ricerca capillare, la casa d’aste è riuscita a datare l’opera e a curarne l’asta per conto privato.
Sarebbe proprio durante quel soggiorno a Parigi che Amrita conosce e diventa amica, ritraendola per ben tre volte, della critica d’arte Denyse Proutaux.
La sua produzione artistica?
Per poter visionare, studiare ed innamorarsi della produzione artistica di Amrita Sher-Gil bisogna recarsi alla National Gallery of Modern Art di Nuova Delhi.
E con il recarsi si può intendere anche la partecipazione al Virtual Tour promosso dalla National Gallery of Modern Art di Nuova Delhi curato per l’occasione dell’anniversario dei 109 anni.
La sua Formazione artistica ed il “suo modo di fare e concepire l’arte”?
La sua formazione artistica iniziò nel 1929 quando fu ammessa alla Ecole Nationale des Beau Arts, dopo aver frequentato per un breve periodo la Grande Chaumiere di Parigi.
I suoi primi lavori sono per lo più accademici e quasi tutti ad olio. Ritratti, scorci di natura morta dal vero e così via.
I suoi lavori più noti e di enorme rilievo per tematiche e maturazione di stile li realizza negli ultimi anni della sua vita (muore ad appena 28 anni).
La si associa a Frida Khalo per il suo temperamento vigile, agile, passionale, sensuale e per la mentalità avida nei confronti dell’apprendimento e della voglia di crescere artisticamente.
Questo suo essere ricettiva, pronta ad affrontare la vita fino agli estremi, le permette di essere irconoscibile fin da subito come una pittrice figurativa affermata, di partecipare e vincere numerosi premi e di ottenere il coronamento con la partecipazione al Grand Salon.
Contraddittoria, difficile da collocare nell’ambito artistico per i suoi moltissimi interessi, quest’artista desta stupore e continuo dibattito all’interno del panorama artistico.
Tra i suoi lavori si percepisce chiaramente uno studio per l’arte indiana medievale, l’interesse nel dare chiaramente ai suoi dipinti, di matrice classica (autoritratti o ritratti che fossero), una chiara impronta psicologica e sensuale, chiaro rimando ai suoi interessi verso una vita Bohémien.
Ad oggi la vita e la produzione artistica di Amrita Sher-Gil sono tra “le scoperte” più interessanti del 21esimo secolo.
La sua arte continua ad affascinare appassionati e studiosi di tutto il mondo.
E grazie all’evoluzione tecnologica, con un click ci si può immergere nella sua arte.