di Mariachiara Leone
Da qualche mese è uscito il terzo volume della serie edita Mondadori “Storie della buona notte per bambine straordinarie”.
Un progetto editoriale nato con lo scopo di scoprire e riscoprire quelle donne che hanno segnato la storia umana in vari campi culturali e scientifici.
Le ideatrici: Elena Favilli e Francesca Cavallo hanno per cui cercato, attraverso il format della favola, di portare, non solo a lettori giovani ma anche al “grande pubblico”, storie di donne conosciute e non.
Complice anche l’attenzione sempre più preponderante nei confronti di questioni di genere, del ruolo della donna nella società, una nuova consapevolezza sociale del “femminismo” ecc, il primo volume ha riscosso un successo strepitoso.
Accattivante (oltre all’idea di base) è il progetto illustrativo/grafico che accompagna il testo.
Ma chi sono Elena Favilli e Francesca Cavallo?
Sicuramente due donne che hanno a cuore le tematiche sopracitate il cui “successo” non è arrivato improvvisamente ma è stato il frutto dell’impegno, della professionalità e della passione verso il proprio mestiere.
Francesca Cavallo
C’era una volta una bambina pugliese che amava tantissimo le storie tanto da voler fare da grande proprio quello che amava di più: raccontare ed inventare storie.
Diventata grande, quella bambina così appassionata e rivoluzionaria, diventa “una ragazza da record”.
Francesca insieme ad Elena Favilli nel 2011 crea la rivista digitale per bambini Timbuktu.
Fonda una Startup con base a San Francisco e nel 2016 grazie ad una riuscitissima crowdfunding pubblica “Storie della buonanotte per bambine ribelli” trampolino di lancio della casa editrice Rebel Girls di cui è co-fondatrice.
Una bambina che non ha mai smesso di inseguire il suo sogno di lavorare nell’editoria e di spingere altre bambine ad inseguire i propri sogni e mettere a frutto i propri talenti.
Elena Favilli
C’era una volta una bambina toscana che non immaginava sarebbe diventata da grande un modello di riferimento per altre bambine che come lei amano le storie.
Divenuta grande, dopo aver frequentato l’università in Italia, Elena si trasferisce a Los Angeles.
Impegnata come giornalista, scrive su testate molto importanti come il Gardian, Il Post e in Italia per la RAI e La Repubblica, fin quando non decide di raccontare in una forma diversa.
Decide di diventare CEO e fonda, insieme a Francesca Cavallo, la Rebel Girls che in poco tempo diventa conosciutissima grazie anche al volume “Storie della buonanotte per bambine ribelli”.
Lei stessa “migrante” decide di dare un taglio ancora più incisivo al progetto editoriale proponendo una serie di storie di donne migrate dal proprio paese d’origine e che hanno fatto e fanno la differenza nel mondo.
Ad oggi quella bambina toscana vive e lavora a Los Angeles e, come le storie di donna che racconta, è una donna che, emigrata, con passione, tenacia e tantissimo coraggio ha inseguito i propri sogni ed obiettivi.