di Mariachiara Leone
La libreria mobile di Nudes in India progettata per combattere l’analfabetismo nel paese.
Il progetto “Bookworm” è l’interessante proposta dello Studio di architettura Nudes per combattere il forte analfabetismo in India.
“Circa 750 milioni di persone di età superiore ai 15 anni non hanno ancora competenze di base di lettura e scrittura”
L’obiettivo è quello di invogliare i ragazzi alla lettura attraverso il divertimento.
L’iniziativa va ad inserirsi in un discorso che vede l’India impegnata a raggiungere l’obiettivo di rendere alfabetizzato la gran parte della popolazione adulta e tutta la popolazione giovanile entro e non oltre il 2030.
Il progetto si propone di abbattere quel senso di disagio creato da ambienti “austeri” come le biblioteche, creando ambienti meno “intimidatori” (soprattutto per i bambini) dove sentirsi a proprio agio.
“Esiste una relazione diretta tra lettura / alfabetizzazione umana e questioni quali la riduzione della criminalità, la riduzione della povertà, il miglioramento della salute e l’aumento dell’occupazione”
Con un gioco labirintico integrato all’ambiente, ognuno può addentrarsi nella “foresta di libri” in cerca del romanzo che lo attende, prenderlo dallo scaffale e utilizzare le apposite sedute parti integranti della struttura.
La libreria mobile è progettata appositamente per essere smontata e rimontata in luoghi che permettano di raggiungere la mission del progetto ed è per questo che non ha un luogo fisso ma resta itinerante in tutto il paese.
“Bookworm” fu allestita per la prima volta all’interno dei giardini del museo CSMVS di Mumbai.
Una premessa è però doverosa.
Non bisogna infatti cedere in facili semplificazioni e pregiudizi: “in India non si legge!”.
In India ci sono tantissime zone, soprattutto enormi bazar a cielo aperto, in cui poter trovare bancarelle e librerie piene di libri anche in lingua (soprattutto in inglese).
Luoghi nei quali avvengono ogni giorno acquisti, scambi e trattative tra librai e lettori.
Se si è appassionati di letteratura oltre al “Bookworm” e alle biblioteche disseminate per il Paese è possibile anche avventurarsi su sentieri di carta meno battuti.
Un posticino prezioso è l’ Old book market Dariyaganj oppure la zona di Bangalore.
Un luogo affascinante soprattutto se si è patiti dell’usato e si è lettori che adorano avventurarsi alla ricerca di qualche romanzo “abbandonato” desideroso di essere “riscoperto”.
Non va poi dimenticata la tappa forse “più turistica” che è quella a Connaught Place.
Nodo nevralgico per lo shopping della capitale Nuova Delhi, in questa zona è possibile incappare in moltissime tra librerie e bancarelle che aspettano i lettori di tutto il mondo.
Insomma nonostante il forte problema dell’alfabetizzazione l’India di carta esiste ed è meravigliosa tanto quanto quella naturale.