di Andrea D’Isanto
La strega del Vesuvio: la Disney omaggia Napoli con Amelia “la fattucchiera che ammalia” creata dal padre dei paperi Carl Barks.
Non è raro che gli autori di fumetti “rubino alla realtà” riprendendo dei volti noti per creare i loro personaggi.
L’Hughie di The Boys per esempio è disegnato sulle fattezze dell’attore inglese Simon Pegg. Eichiro Oda, il padre di One Piece, prende regolarmente ispirazione dal panorama mondiale sportivo o cinematografico.
Il padre dei paperi della Disney si ispirò infatti, quasi certamente alla leggenda napoletana per dar vita al personaggio di Amelia “la fattucchiera che ammalia”.
Ma facciamo un passo indietro. Chi è Carl Barks?
Carl Barks è colui che ha creato il personaggio di Zio Paperone le cui memorabili avventure hanno ispirato numerosi film tra cui Indiana Jones. Ma Barks non si è limitato a creare il personaggio dell’avaro magnate avventuriero.
A lui si deve infatti un vero e proprio pantheon di amici e nemici Disney. I famosissimi: Archimede Pitagorico, La banda bassotti, Rockerduck e la terribile strega napoletana sopracitata, Amelia, Magica De Spell.
Adoro l’Italia e la pizza! Quando ho creato Amelia, mi è sembrata una cosa carina presentarla come una ragazza italiana che vivesse alle pendici del Vesuvio
Carl Barks
Amante dell’Italia, fu proprio per questo motivo che Barks scelse come ispirazione l’attrice napoletana famosa in tutto il mondo: Sophia Loren.
Con la sua chioma nera, le ciglia lunghissime e lo sguardo penetrante e inquisitorio, Amelia era davvero la Loren in becco e piume.
Ed è proprio grazie a questa ricerca, individuazione d’ispirazione e realizzazione del personaggio che Amelia sovvertì così, per la prima volta in assoluto, la figura della strega, vista fino a quel momento sempre come una vecchia megera.
La prima apparizione di Amelia avvenne nel 1961 in “Zio Paperone e la Fattucchiera”.
Un periodo in cui Sophia Loren viveva il boom del suo successo internazionale e iniziava a essere conosciuta in tutto il mondo.
Sia nei fumetti che nelle serie animate, la Napoletanità di Amelia è sempre stata mostrata in maniera molto esplicita.
Nei disegni di Barks, ad esempio, è possibile rintracciare chiaramente la dimora di Amelia sulle pendici del Vesuvio.
Mentre il lavoro di doppiaggio per le serie animate (sia originale che in italiano) si focalizza sulla ricerca e resa del dialetto napoletano. Una caratteristica che contraddistingue fortemente il personaggio di Amelia.
Sensuale, caparbia e astuta Amelia è anche nel carattere la trasposizione della verace e tradizionale “femmena” napoletana.
La strega del Vesuvio è la leggenda napoletana da cui trasse ispirazione Carl Barks. È davvero così?
La prima volta che avvenne questo processo di celebrazione fu negli anni 60, quando uno dei più grandi fumettisti della storia, nonché leggenda Disney, Carl Barks, trasferì nel mondo dei paperi una delle nostre attrici più celebri a livello mondiale, trasformandola in una delle più amate e conosciute villain disneyane: Amelia.
Un personaggio che, grazie all’amore del suo autore per la nostra città, ha reso Napoli celebre anche nel mondo della fantasia del mondo Disney grazie, forse, anche alla leggenda napoletana de La strega del Vesuvio.