Malba: il museo d’arte latinoamericano a Buenos Aires. Uno dei più bei musei al mondo, detentore di una collezione permanente dell’arte sud americana tra le più importanti.
Malba museum è una delle mete più scelte tra i “patiti d’arte” di tutto il mondo. Visitatori da ogni dove affollano le sale del museo d’arte moderna e contemporanea di Buenos Aires, detentore di una collezione permanente d’arte sud americana senza pari.
Storia del museo: Fondazione Costantini
Il Museo de Arte Latinoamericano de Buenos Aires, costituito intorno al corpo di opere della Fondazione Costantini, è una raccolta di oltre 500 opere, che va dall’inizio del XX secolo a oggi. Il patrimonio artistico è contraddistinto da opere di artisti argentini e latinoamericani. Una collezione per cui rara ed unica nel suo genere.
Inaugurato nel 2001, l’edificio è sviluppato su tre piani organizzati intorno al cuore architettonico della struttura, la grande scala panoramica. Il visitatore, di gradino in gradino, potrà avere accesso ad una visuale a 360gradi sui parchi che circondano il Malba. Il museo ospita attualmente una serie di mostre e progetti ambiziosi. Dalla scultura all’artigianato, all’attivo il museo concorre alla raccolta e presentazione degli artisti più importanti del Paese.
Senza ombra di dubbio è però la collezione permanente a fare da padrone e catturare lo sguardo di migliaia di turisti ogni anno. Da qualche tempo, rielaborata e ripresentata allo spettatore con un “ragionamento” proiettato ai problemi attuali della società contemporanea.
“Una riarticolazione della narrazione della collezione basata su temi chiave della storia dell’arte latinoamericana del XX secolo, che sono legati a preoccupazioni attuali come la conservazione dell’ambiente, la partecipazione delle donne, i diritti delle minoranze etniche e l’appropriazione del patrimonio culturale nella costruzione della memoria di una nazione“.
Un lavoro certosino alla cui base vi è la visione argentina della storia del Sud America e dell’arte latinoamericana moderna e contemporanea.
America Latina-Collezione Permanente Sud del Sud
Negli ultimi anni lo staff museale ha elaborato una nuova modalità di fruizione e curatela del patrimonio permanente del Malba.
“Questa nuova esposizione della Collezione Malba inizia con gli oggetti più antichi della collezione del museo e si conclude con quelli corrispondenti al nuovo millennio. Questo ampio arco temporale è strutturato in dieci nuclei che riarticolano la narrazione della collezione sulla base di temi chiave della storia dell’arte latinoamericana del XX secolo, collegandoli a preoccupazioni attuali come la conservazione dell’ambiente, la partecipazione delle donne, diritti delle minoranze etniche e sessuali e appropriazione del patrimonio culturale nella costruzione della memoria di una nazione”.
All’interno di ciascuno dei dieci nuclei, organizzati cronologicamente, sono inseriti i pezzi centrali della raccolta con una selezione di documenti a corredo che amplia la comprensione del contesto della loro produzione.
Le opere di artisti come Tarsila do Amaral, Emiliano Di Cavalcanti, Lygia Clark, Rafael Barradas, León Ferrari, Raquel Forner, Joaquín Torres García, Luchita Hurtado, Frida Kahlo, Hélio Oiticica, Amelia Peláez, Emilio Pettoruti, Diego Rivera, Wifredo Lam , Marisol e Maria Martins, tra gli altri, dialogano con il lavoro contemporaneo mostrando come le preoccupazioni del passato siano ancora valide e come il futuro rimanga aperto a nuove letture e molteplici linee di collezionismo.
Cronologicamente si è per cui stati propensi ad una riarticolazione con interventi del presente che offra un panorama dei principali sviluppi dell’arte latinoamenticana ma si consideri sempre che la prospettiva è Argentina.
“La storia non è un racconto distaccato, né è scritta da un punto di enunciazione neutrale o asettico. Questa messa in scena della Collezione allude a quel contesto modellando una narrazione sull’America Latina dal luogo in cui ci troviamo: a sud del sud”.
Tra le pubblicazioni del Malba va poi assolutamente citata “Croce del Sud”.
Pubblicazioni del Malba: Croce del Sud
Questo testo è stato pubblicato per la prima volta nel 1970 e oggi viene proposto da Gabriela Rangel, direttrice artistica di Malba, come chiave interpretativa del nuovo allestimento della collezione del museo, che si intitola America Latina a Sud del Sud .
A tal proposito infatti è la stessa Rangel a definire i dettagli del lavoro svolto per valorizzare il patrimonio artistico museale.
” A sud del sud opera come un palinsesto scritto sulla cronologia esistente della Collezione Malba. Questa nuova impostazione della collezione non intende seguire una linea temporale lineare o invertire la mappa come proposto da Joaquín Torres García –in modo che il sud sia il nord–, ma riconoscere il giusto luogo di enunciazione per individuare un insieme di oggetti del patrimonio che interpretare l’arte latinoamericana. In questo senso, il testo che Cildo Meireles scrisse per il catalogo della mostra Information, curata da Kynaston L. McShine nel 1970 al Museum of Modern Art di New York, ha illuminato la nostra prospettiva, che, precisamente parte dell’emisfero sud, comprendere le distinzioni reali o immaginarie della geografia al suo crocevia con l’arte e i miti locali da un presente che non è statico”
Una pubblicazione preziosissima al cui interno è presente il testo integrale del 1970 di Cildo Meireles.
Non sono in questa mostra per difendere una razza o una nazionalità.
Preferirei parlare di una regione che non compare sulle mappe ufficiali, la regione chiamata Croce del Sud. I suoi abitanti originari non lo divisero mai. Altri sono venuti per qualche motivo per farlo. Questa divisione rimane fino ad oggi.
-Aprile 1970 Cildo Meireles
BONUS: Rivista- Terapia
Questa rivista presenta, attraverso testimonianze e documenti, quattro esperienze intorno alla pratica psicoanalitica.
“I materiali selezionati includono: un importante estratto dalla famosa intervista tra il mitico membro fondatore dell’APA, Enrique Pichon-Rivière, e lo scrittore Vicente Zito Lema; la finzione di una situazione terapeutica dell’artista contemporanea Marisa Rubio attraverso l’eteronimo Naranja Milano Questa; un registro delle avventure inconsce e quotidiane scritto dalla pittrice Martha Peluffo; e una conversazione sulla scomparsa dello spazio di potere della mascolinità tra l’artista argentino di New York Nicolás Guagnini e lo storico dell’arte, critico e curatore David Joselit”.
Pubblicata in occasione della mostra Therapy , che venne presentata al Malba dal 19 marzo al 16 agosto 2021.
Siete rimasti ammaliati e vorreste visitare il Malba? Eccovi un tour virtuale del museo! Buona visita