di Nunzia La Montagna
Murakami Haruki: A sud del confine, a ovest del sole. Uno dei romanzi meno chiacchierati del famoso autore giapponese.
A sud del confine, a ovest del Sole è un romanzo scritto da Haruki Murakami e pubblicato da Einaudi nel 2013.
Protagonista della storia è Hajime, un ragazzo che ci racconta della sua vita e di come questa sia stata segnata da tre donne: Shimamoto, Izumi e Yukiko.
Ognuna di loro entra nella vita di Hajime in un momento specifico: la prima, per esempio, è compagna d’infanzia del nostro protagonista; la seconda accompagna la sua fase adolescenziale e la terza diventerà poi sua moglie.
La narrazione procede con una linearità meravigliosa e il lettore ha la sensazione di trovarsi tra le mani un diario scritto quasi di getto da un uomo ormai avanti nell’età.
Il problema di quest’opera è che lascia spazio a molti, moltissimi interrogativi.
Quando si arriva all’ultima pagina ci si chiede: “è davvero finito? Non c’è nient’altro da dire?” perché nulla viene spiegato.
L’autore lascia al lettore la libertà di arrivare ad alcune conclusioni, lo costringe a riflettere su ciò che succede ad Hajime, un ragazzo come tanti che vive una vita come tante.
Infine, ci sono dei “misteri” che mai verranno risolti, come quello riguardante Shimamoto.
Quest’ultima ricompare quando Hajime è ormai sposato e ha una carriera florida, mettendolo in crisi visto il sentimento puro ed innocente che c’era stato tra i due quando erano poco più che bambini.
Il protagonista si scopre innamorato della ragazza ma da lei non avrà risposte.
Non sa neanche che tipo di vita conduce e questo alone di mistero non verrà mai dissolto: il lettore, così come Hajime, non sa e non saprà nulla di Shimamoto.
Izumi, invece, rappresenta le “colpe” di Hajime: la ragazza viene ferita da quest’ultimo che la tradisce con la cugina. Da allora, i due perdono i contatti e Izumi non sarà mai più in grado di amare.
Anche di questa donna, però, non si sa molto.
L’autore la liquida ad un certo punto della narrazione, dandoci solo qualche informazione importante ma che non viene approfondita.
Poi c’è Yukiko: donna salvifica di Hajime. Lo aiuta a risalire dal fondo in cui era sprofondato a causa del lavoro alienante e delle delusioni sociali.
Grazie a lei, il protagonista può vivere in maniera agiata e tranquilla.
Hanno delle figlie e tutto sembra procedere per il verso giusto… finché non ricompare Shimamoto a rompere questo equilibrio e a mandare il protagonista in crisi.
Una crisi di cui la moglie si rende conto e decide, infatti, di mettere Hajime di fronte ad una scelta: “Vuoi lasciarmi?” gli chiede continuamente.
Ma, anche in questo caso, la situazione si risolve in maniera apparentemente pacata: Hajime sceglie di non abbandonare quella vita tranquilla.
Molto probabilmente perché Shimamoto scompare di nuovo e di lei non si avranno più notizie.
A sud del confine, a ovest del Sole è un romanzo che lascia molti interrogativi e poche risposte.
Il lettore deve sentirsi pronto a non essere quasi considerato, ad essere abbandonato nei suoi pensieri e riflessioni.