Natale: libri da regalare sotto l’albero per evitare l’ansia da prestazione. Da Dacia Maraini a Samuel Spano, cinque titoli tutti italiani.
Natale: libri da regalare sotto l’albero per evitare l’ansia da prestazione. Niente paura con Fenice In Pigiama una carrellata di titoli. Da Dacia Maraini a Samuel Spano, cinque libri tutti italiani (o quasi).
Se siete in ansia da prestazione per i regali natalizi, qui potrete trovare anche qualche consiglio!
Cosa regalare ad un lettore?
Una breve selezione di alcuni titoli perfetti per il periodo di “indecisione” che vivremo di qui a qualche giorno.
Primo consiglio: “Il fantasma del decorativo” di Giuliana Altea
Consigliato soprattutto a chi, come nel nostro caso, ha tra amici e parenti dei lettori amanti della storia dell’arte. Eviterete sicuramente il rischio “doppione” in libreria poiché è un titolo poco comune ma molto d’effetto.
Di cosa parla nello specifico e chi è Giuliana Altea? Niente paura entra in gioco il superbo lavoro editoriale de Il Saggiatore
Riscoprire il decorativo, una delle tendenze estetiche più riconoscibili del xx secolo.
Amata dagli artisti simbolisti e Art Nouveau, bollata a lungo come superficiale e irrazionale, oggi la decorazione riemerge nelle esperienze di un’arte che, uscendo dai recinti disciplinari, deborda nel quotidiano e sempre più si identifica con il design.
“Giuliana Altea prende spunto dalle tesi di Jacques Soullilou per esaminare il decorativo come nodo teorico in cui si concentrano le tensioni della nostra cultura”
Legato ideologicamente al popolare, al femminile, al primitivo – le tre «periferie» che circondano il soggetto legittimo maschio-bianco-occidentale –, il decorativo prende forma in ambiti alti e bassi della produzione culturale, come l’arte d’avanguardia, l’arredamento d’interni, la moda, l’architettura, o in figure chiave della modernità come la Parisienne o la prostituta.
È un fantasma nel suo accostarsi a identità altre, «perennemente in bilico tra autonomia ed eteronomia, tra singolarità e alterità, tra arte e vita».
“Utilizzando gli strumenti analitici dei cultural studies, Il fantasma del decorativo segue le vicende dell’ornamento e della decorazione dalla fine dell’Ottocento in avanti. Il periodo di piena accettazione con i pittori Nabis e l’Art Nouveau, fino alla Secessione viennese; la censura con l’avvento del Modernismo; la presenza sorprendente nell’opera delle avanguardie, soprattutto in Klee, Mondrian e Kandinskij; la posizione ambigua del Cubismo, esemplificata dall’«assunzione parodistica e connivente» dell’ornamento borghese da parte di Picasso nei suoi collage; l’intreccio simbolico con la figura femminile in Matisse. E ancora, nel secondo dopoguerra, la dimensione decorativa affiora come spinta all’espansione ambientale nelle opere di artisti quali Jackson Pollock e Lucio Fontana, mentre nel design – con Charles e Ray Eames in America e Gio Ponti in Italia – assume i tratti di un nuovo Modernismo, più caldo e carico di suggestioni emotive”
Con l’avvento del postmoderno le periferie diventano centro, l’alterità si trasforma, il decorativo smette di essere opposto all’arte «avanzata».
Dall’utopia ottocentesca della Gesamtkunstwerk si giunge a un presente in cui tutta l’arte è applicata e decorativa: applicata al museo e al sistema dell’arte, decorativa nel circuito del collezionismo. In attesa di scoprire il prossimo volto del fantasma.
Secondo consiglio: “Bagheria” di Dacia Maraini
Un titolo non scontatissimo della produzione letteraria di una delle scrittrici contemporanee italiane più importanti. E se non vi abbiamo convinti con queste poche parole, eccovi una nostra recensione approfondita.
Terzo consiglio: “Nine Stones” di Samuel Spano
Il regalo perfetto per gli amanti dei comics, “Nine Stones” è particolarissimo ma non adatto a tutti. Un titolone tutto italiano per “stomaci forti”.
“Alistair Jacobi è il figlio di un boss mafioso ed è costretto a lavorare nell’attività del padre come fattorino della droga. A lavoro conosce Chris, un sottoposto con il compito di istruirlo e insegnargli il lavoro. Alla sua prima consegna un sicario di una gang rivale prova a ucciderlo ma Chris interviene prontamente per salvarlo. Da qui in poi le loro vite si intrecceranno con una pericolosa relazione”
Quarto consiglio: Crossroads di Jonathan Franzen
Considerato il miglior romanzo del 2021 dalla classifica qualità, che ogni anno decreta i titoli di pregio che compongono la letteratura contemporanea mondiale, Crossroads di Jonathan Franzen svetta fiero e mastodontico.
Ottimo regalo per gli amanti delle saghe familiari anche in questo caso ci addentriamo nella meravigliosa prosa dello scrittore americano che, ancora una volta, alza l’asticella della sua produzione letteraria.
Se questi pochi input non sono bastati a dissipare dubbi e perplessità eccone una recensioni approfondita.
Quinto consiglio: “La promessa” di Damon Galgut
Damon Galgut è stata la “scoperta” del 2021 . Vincitore del Booker Prize di quest’anno, in tantissimi si “sono fiondati’ a recuperare il titolo, addentrandosi, magari per la prima volta in assoluto, all’interno della letteratura sudafricana.
Anche in questo caso, si tratta di un gioiello letterario, saga familiare con una cornice storica di un Paese la cui storia affascinante, tragica, complessa e caotica e’ poco conosciuta e/o approfondita.
Anche in questo caso vi lasciamo una recensione, voglia che dopo aver letto anche l’approfondimento vi scappi un bel autoregalo natalizio.
Buone letture con Fenice!! Oggi vi auguriamo serene vacanze natalizie.