Pippi Calzelunghe di Astrid Lindgren uno dei romanzi svedesi per ragazzi di maggior successo. La vera storia dietro Pippi Calzelunghe.
I bambini fanno miracoli quando leggono, prendono le nostre frasi e danno loro una vita che, di per se stesse, non hanno.
Astrid Lindgren
Pippi Calzelunghe è un libro conosciuto in tutto il mondo ma è meno nota la storia “dietro” il romanzo.
Tradotto in più di 65 lingue, il romanzo di Astrid Lindgren uscì per la prima volta in patria nel 1945 scatenando le fantasie di milioni di bambini in tutto il mondo.
In Italia tantissimi bambini fanno “il primo incontro con Pippi” con la serie tv andata in onda su Italia Uno nel 1970.
Ad Astrid Lindgren si deve uno dei personaggi femminili tra i più interessanti della letteratura. Una bambina impavida che non ha paura di nulla, allegra e furba, solare e “ricchissima”.
Vive da sola a Villa Villacolle e “sta benissimo anche senza genitori”. Non c’è nessuno che le dica come comportarsi, che le insegni “le buone maniere” o che le dica “quanto andare a letto”.
Ad accompagnare Pippi Calzelunghe nelle sue avventure c’è il suo fedele compagno Zietto, un cavallo bianco a pallini neri, la scimmietta Signor Nilsson ed i suoi due amici e vicini di casa i fratelli Annika Settergren e Tommy Settergren.
Nella letteratura nord europea Astrid Lindgren è sicuramente colei che, con la sua Pippi, ancora oggi tra i bambini e gli adulti di tutto il mondo, riscontra un enorme successo.
Potremmo senza alcuna difficoltà paragonare il successo di Pippi Calzelunghe con quello ottenuto dalla Rowling negli anni ’90/2000 con il suo celebre maghetto Harry.
Ma, se tutti nel mondo conoscono molto bene l’autrice di Harry Potter (che non manca, anche nelle imperfezioni e nei pensieri poco condivisibili, di tenere aggiornati i suoi fan) pochi conoscono l’autrice della famosissima Pippi.
Astrid Lindgren e la storia “dietro” Pippi Calzelunghe
Astrid Lindgren nasce a Vimmerby e cresce in una famiglia numerosa in una fattoria. La sua è un’infanzia felice e spensierata che diventerà fonte assoluta per i suoi romanzi. Meno felice fu invece la sua adolescenza.
Amante della lettura fin da piccola, la lettura fu una costante della sua vita. I primi lavori furono infatti dapprima come correttrice di bozze e successivamente per il giornale locale della provincia svedese di nascita: il Vimmerby Tidning.
Ma, donna fuori dagli schemi, a diciotto anni è costretta a lasciare Stoccolma per una gravidanza avvenuta fuori dal matrimonio.
La sua “condizione” in un ambiente dal clima fortemente moralistico e di disapprovazione la conduce a Copenaghen dove nasce Lars, primo figlio che è costretta a dare in affidamento per la drammatica situazione economica.
Episodio doloroso che la segna irrimediabilmente ma che avrà “lieto fine” quando nel 1930 riesce ad ottenere una stabilità economica, si sposa con Sture Lindgren ed ottiene l’affidamento del figlio che torna a casa Lindgren.
Nel ’34 nasce la figlia Karin a cui tutto il mondo deve la nascita di una bambina ribelle e spregiudicata: Pippi Calzelunghe.
La nascita della terribile ed affascinante Pippi
Nel 1941 la figlia della scrittrice infatti ebbe una bruttissima polmonite che la costrinse a letto per un lungo periodo di degenza.
Astrid per alleviare le sofferenze della piccola inizia a raccontargli delle storie. Una sera però la bambina chiede alla madre una storia diversa, quella di Pippi Calzelunghe.
Stimolata dal nome bizzarro che la figlia aveva dato a questa bambina, frutto della sua fantasia, Astrid iniziò ad inventare sul momento un mondo altrettanto “fuori dagli schemi”.
Entusiasta Karin, sera dopo sera, sprona la madre ad inventarne di nuove su quella terribile ed indomabile Pippi tanto che a casa Lindgren divenne il quinto membro della famiglia.
Le “storie della buonanotte” per la figlia divennero così le avventure di Pippi Clazelunghe che Astrid trascrisse in un manoscritto con tanto di illustrazioni che regalò alla figlia per il suo decimo compleanno.
Dopo questa esperienza di scrittura, Astrid continuò a scrivere ma, questa volta, attingendo dalle sue esperienze ed amicizie d’infanzia.
Nel 1944 esordì nella letteratura per ragazzi con il romanzo “Le confidenze di Britt-Mari” ma fu ignorata da critica e pubblico. Un anno dopo dall’esordio però Astrid Lindgren pubblica Pippi Calzelunghe cambiando le sue sorti e quelle della sua famiglia.
Un successo immediato che la condusse, tra le altre cose, a lavorare come editor della collana per l’infanzia della casa editrice Rabén & Sjögren.
Tra i maggiori successi dell’autrice senz’altro ci sono i 24 racconti che formano il romanzo di Pippi Calzelunghe ed il romanzo Emil ma la scrittrice si dedicò anche ad altri generi letterari come il giallo ed il fantasy ed esperienze di scrittura nel cinema e nella tv.
Pippi Calzelunghe ha cambiato in poco tempo le vite di due donne: quella della scrittrice e quella dell’attrice che interpretò nella serie la bambina che “voleva sovvertire il mondo degli adulti”
Pippi Calzelunghe aveva nove anni e se ne stava lì completamente sola; non aveva né mamma né papà, e in fin dei conti questa non era una cosa atroce se si pensa che così nessuno poteva dirle di andare a dormire proprio quando si divertiva di più o propinarle l”olio di fegato di merluzzo quando invece lei desiderava delle caramelle
Pippi Clazelunghe di Astrid Landgren
Dobbiamo all’immaginazione di una bambina ed il talento immaginifico della scrittura della madre la nascita di Pippi Calzelunghe, che ancora oggi rappresenta una eroina della letteratura e delle serie tv.
A una ragazza di oggi Pippi Calzelunghe direbbe di essere se stessa, di vestirsi come le pare e di non fare come gli altri se non ne è sicura. Quando uscì il libro di Astrid Lindgren, e la stessa cosa accadde con la serie tv, alcuni non ritennero questo personaggio adatto ai bambini. Ma per me lei resta un modello positivo
Inger Nillson
Infatti, se da una parte Pippi Clazelunghe cambia le sorti della scrittrice Astrid Lindgren dall’altra porta al successo l’attrice che interpretò Pippi: Inger Nillson.
Astrid Lindgren come editor nel mondo della letteratura per l’infanzia ed i ragazzi non mancò mai di sondare il territorio irriverente, furioso e sovversivo dell’infanzia. Impegnata non solo nella difesa per i diritti dei bambini ma anche degli animali fino alla sua morte nel 2002.
Riscoprire la sua produzione letteraria, leggere e regalare le avventure di Pippi rappresenta, soprattutto oggi, una nuova riscoperta del femminile nella letteratura.
Leggere Pippi potrebbe risollevare gli adulti persi e confusi, dare forza ai bambini e ragazzi “stremati” dal mondo complesso di oggi e dal periodo pandemico che continua a provocare ferite.
Pippi ci spinge ad essere “tanto forti da sollevare un cavallo” di quale “cavallo” si tratti però sta a noi definirlo.