Reply 1988: benvenuto negli anni ’80 e ’90 del Sud Corea. Con tre stagioni all’attivo: 1997, ’94 e 1988, Reply è un kdrama gioiello.
Replay 1988 è l’ultimo capitolo della serie tv sud coreana conosciuta internazionalmente con il titolo Answer me 1988.
Le prime due stagioni della serie raccontano di un Sud Corea degli anni ’90 mentre l’ultimo capitolo torna indietro alla fine degli anni ’80.
La serie da non perdersi se si è patiti degli anni ’80 e ’90: il kdrama Relpy
Eungdaphara 1997 (Reply 1977) viene trasmesso per la prima volta sul canale televisivo sud coreano Tvn nel 2012.
C’erano una volta sei amici di Pusan e le loro famiglie. Sung Shi-won è una ragazza patita di kpop e fan sfegatata di un gruppo di Idol, gli HOT. Una vera forza della natura con la testa tra le nuvole e poca voglia di studiare.
Yoon Yoon-jae è invece un ragazzo diligente, tranquillo ed il miglior studente della stessa classe di Shi-won.
I due sono cresciuti insieme e le loro famiglie sono molto amiche. Tra i due però si sviluppa nel corso del tempo un rapporto di odio-amore.
Quello di Reply 1977 è un racconto corale familiare. Lo spettatore entrerà in casa delle famiglie dei due protagonisti principali e dei loro amici.
Un racconto “tra i banchi di scuola” che va ad esplorare la cultura pop degli anni novanta del Sud Corea. Usi e costumi dell’epoca, fumetti famosissimi, musica pop sud coreana e kdrama dell’epoca.
Una ricerca meticolosa che non può che non far piacere allo spettatore occidentale nostalgico di quegli anni e soprattutto voglioso di conoscere quegli anni in Sud Corea.
A comporre il cast, fenomenale sotto ogni punto di vista, ci sono poi i giovanissimi ed ora famosissimi Seo In-guk (attualmente impegnato nel kdrama Doom at Your Service) e l’idol del gruppo pop Apink Eunji.
La sceneggiatura, oltre che giocare con la “nostalgia” dei sud coreani per quegli anni, gestisce benissimo i due registri narrativi in cui si muove con un “presente” rappresentato dal 2012, in cui una prima scena annuncia il matrimonio di una coppia del nucleo di amici ma non è dato sapere quale, ed il 1977 in cui tornando indietro nel tempo si conoscono i personaggi, le famiglie e pian piano si scopre chi è in procinto di convolare a nozze.
Un successo di pubblico e di critica (ha registrato, ai tempi, l’ascolto più alto per un canale via cavo sudcoreano) che conduce i produttori, gli sceneggiatori e la rete televisiva a “sfidare” la sorte (all’epoca erano rarissime le serie che contavano più di una stagione) e proporre una nuova storia questa volta nel 1994.
Un percorso a ritroso dunque, quello degli sceneggiatori chiamati a scrivere una delle serie più longeve e famose del Sud Corea.
“Ambientata nel 1994, il serial segue la vita di sei studenti universitari provenienti da varie province della Corea del Sud che vivono insieme in una pensione di Seul gestita da una coppia con una figlia, Na-jung. Il serial segue un percorso non lineare tra il 1994 e il 2013, lasciando allo spettatore il compito di indovinare chi, tra i personaggi maschili, sia diventato il marito di Na-jung. Intanto, viene esplorata la cultura pop della metà degli anni Novanta, tra cui l’ascesa della band Seo Taiji and Boys e la nascita della Korean Basketball League”
Mantenendo la struttura di base in termini di scrittura, le vicende questa volta si spostano tra il 1994 ed il 2013 (anno in cui viene trasmesso il kdrama).
Una nuova schiera di personaggi compone l’affresco di questa narrazione corale dove a farla da padrona è la ricerca nel mondo della cultura pop sud coreana della prima metà degli anni novanta.
Un cast tutto nuovo per quello che è un secondo capitolo di una narrazione che ha il sapore di raccolta di racconti letteraria.
Tra gli attori chiamati ad interpretare il folto numero di personaggi che compongono la storia vi sono i giovanissimi Go Ara e Yoo Yeon‑seok (Romantic Doctor Kim, Mr Sunshine).
Anche in questo caso, come il capitolo precedente, la serie è un successo di pubblico e share dando l’opportunità agli sceneggiatori di chiudere il ciclo narrativo tornando ulteriormente indietro al 1988.
Ed è sulle sponde del 1988 che la serie volge al termine. Tra i tre capitoli quest’ultimo è, se possibile, ancora più seguito ed acclamato dei precedenti.
“La storia narra la vita e l’amicizia di cinque ragazzi coetanei che vivono nel quartiere Ssangmundong, nella Seoul di fine anni ’80, epoca di grandi cambiamenti politici, sociali e tecnologici. Sung Deok Sun (Hyeri), figlio di una famiglia povera e poco considerato, arranca negli studi. Kim Jung Hwan (Ryu Jun Yeol), ha in mente soltanto il calcio. Sung Sun Woo (Ko Gyung Pyo), è uno studente modello; Presidente del Consiglio studentesco e figlio devoto. Ryu Dong Ryong (Lee Dong Hwi), è uno sfigato che però conosce la vita e le ragazze più di tutti gli altri membri del gruppo. Choi Taek (Park Bo Gum) è un giocatore provetto di Baduk (tipico gioco coreano), che punta a diventare professionista”
Tra i tre cast, quello del terzo ed ultimo capitolo della serie è il più affiatato (non a caso tra due attori è sbocciato un’amore che prosegue oggi a gonfie vele) sia tra gli attori che compongono il gruppo di “adolescenti”, una fenomenale “sorella maggiore” (l’attrice attualmente è impegnata nella serie Law School) e lei: Hyeri (attualmente impegnata in My Roomate is a Gumiho).
La serie rappresenta un progetto vincente soprattutto per le modalità in cui gli scrittori hanno deciso di impostare l’arco narrativo delle intere stagioni, il ricambio eccezionale dei cast che si succedono di volta in volta dando vita alle storie e soprattutto lei: la Cultura Pop del Sud Corea.
Un viaggio attraverso la serialità sud coreana che accompagnerà lo spettatore in quello che è stato il percorso sociale, politico ed economico del paese che tutti oggi conoscono come Sud Corea.