di Nunzia La Montagna
Leggere per non dimenticare. 27 gennaio 1945. Cosa vuol dire e perché è fondamentale ricordare.
Se questo è un uomo è un’opera scritta da Primo Levi nel 1958 pubblicata dalla casa editrice Einaudi.
Questo libro nasce dal desiderio di raccontare la terribile realtà del
Lager che diventa un bisogno primario ad Auschwitz.
Il prigioniero, infatti, sogna spesso di tornare a casa e di raccontare la sua esperienza.
Levi scrive che “il bisogno di mangiare e quello di raccontare erano sullo stesso piano di primordiale necessità” perché quanto aveva visto e vissuto gli pesava dentro e sentiva l’urgenza di liberarsene.
Tra le decine e centinaia di testimonianze concentrazionarie, ciò che rende inimitabile “Se questo è un uomo” è la rinuncia dell’autore alla descrizione di particolari atroci.
Questo perché Levi non scrive il libro con un intento di vendetta.
Il suo scopo riguarda il documentare le cose che ha visto e vissuto per portare testimonianza. Per questo l’opera è storicamente insufficiente: non contiene nulla sui dati numerici.
La spaventosa realtà dei quattro milioni e mezzo di vittime del nazismo non viene riportata.
Purtroppo, ad oggi, si è diffusa un’immagine della vita nel Lager che è stereotipica, si vedono soprattutto le torture che sicuramente ci sono state, ma sono state delle cose assolutamente marginali: quello che deve essere ricordato e che non si ricorda è il “fatto di massa”: centinaia di migliaia di uomini hanno vissuto nei Lager magari senza essere mai stati torturati e sono morti comunque ma di esaurimento, di fame, di dissenteria, freddo, congelamento, troppo lavoro.
“Se questo è un uomo” è un libro che deve essere letto perché ognuno di noi può dimenticare ciò che è successo e questo non può assolutamente accadere.
Primo Levi scrive:
“Se dall’interno dei Lager un messaggio avesse potuto trapelare agli uomini liberi, sarebbe stato questo: fate di non subire nelle vostre case ciò che a noi viene inflitto qui”
Bisogna fare tesoro di ogni sillaba contenuta in questo libro per guardare la realtà che ci circonda e impedire atti di violenza di qualsiasi tipo affinché non ci sia più una bruttura umana come quella contenuta in “Se questo è un uomo”.