di Mariachiara Leone
L’artista che ha fatto conoscere l’arte indiana contemporanea al mondo: Shilo Shiv Suleman. La sua storia e la sua produzione artistica.
Raccontare l’India in toto è impossibile e a dir poco controproducente poiché racchiuderla in dei paletti predefiniti sarebbe negare l’anima stessa di quella cultura e quella terra così variegata e problematica.
Una delle cose che più affascina il mondo è la varietà di esperienze di viaggio che può regalare.
E con viaggio si intende anche la vasta gamma i produzione artistica/letteraria che l’India offre.
Viaggiare oggi è complicato ma non durerà in eterno. L’arte in questo viene ampiamente incontro alle esigenze di “svago” ed “evasione” da un quotidiano sempre più monotono.
Se poi a proporlo è un’artista che ha fatto dell’uso della tecnologia la sua bandiera per rappresentare e diffondere la propria cultura, questo non può non far gola.
Ma chi è Shilo Shiv Suleman e perché con la sua produzione artistica ha avvicinato il mondo alla “sua” India
Shilo Shiv Suleman nasce a Bangalore in India nel 1989.
Figlia della pittrice Nilofer Suleman, Shilo è cresciuta immersa nei colori, nei sapori, negli usi e costumi tradizionali mescolati a quelli contemporanei.
Rappresenta una nuova generazione di artisti e donne che in India nascono proiettati in un mondo ormai globalizzato, in un processo riccamente meraviglioso, complesso e soprattutto irreversibile.
Shilo comprende fin da subito che i mezzi tecnologici rappresentano una risorsa per far conoscere: non solo la propria arte ma la propria cultura, le criticità di un paese, le possibili soluzioni e la mancanza d’attenzione riservata all’India.
Pittrice, attivista, poetessa, Shilo è un’artista a tutto tondo con degli obiettivi ben precisi.
Conclude gli studi alla Srishti School of Art, Design and Technology diventando animatrice digitale.
Khoya è uno dei suoi progetti più conosciuti, questo perché realizza in concreto una app di fiabe per bambini per Ipad collaborando con la Apple.
La Ted Global la invita a tenere un discorso.
Da questo momento in poi, Shilo sfrutta i mezzi e le sue conoscenze tecnologiche come veicolo per la sua arte.
Produzione artistica che ha come fondo il suo attivismo sociale e politico per i diritti di genere, delle donne e contro ogni forma di discriminazione nel suo paese e nel mondo.
Fonda Fearless nel 2012. Un collettivo con più di 400 artisti indiani che si pone come obiettivo vincere la paura attraverso la cooperazione mediata dall’arte.
Un continuo fluire di scambio/incontro volto al vivere pacificamente l’ambiente pubblico attraverso la realizzazione di opere (street art)
Agire artisticamente insieme per contrastare la violenza di genere
“Si passa dalla paura all’amore attraverso la co-creazione della bellezza nello spazio pubblico. Siamo un movimento in divenire”
Nella sua riflessione artistica ha poi grandissimo spazio quella legata al corpo ed in particolare a quello della donna.
Tra i molti riconoscimenti c’è il Femina “Woman of Worth award” per il suo impegno civile contro ogni forma di violenza sulle donne.
Tra i suoi lavori c’è poi quello che la consacra definitivamente tra gli artisti più acclamati del 21esimo secolo: “Pulse and Bloom”.
Progetto del 2014 in collaborazione con il neuroscienziato Rhoan Dixit, “Pulse and Bloom” vedeva la creazione di arte attraverso l’interazione del corpo con i mezzi tecnologici (biofeedback) attraverso le onde celebrali.