Stati Uniti: i 5 musei più strani da visitare. Per i curiosi delle stramberie e bizzarrie americane ecco una lista di musei da visitare.
Stati Uniti d’America e le sue mille curiosità, tradizioni e bizzarrie. A tal proposito una lista di 5 musei “strambi” da visitare.
1. Busy Beaver Button Museum
Il Museo si trova a Chicago e raccoglie un patrimonio culturale davvero particolare: bottoni o, per essere precisi, spillette in alluminio che tutti almeno una volta hanno sfoggiato sui propri zaini o borse di scuola.
Quelli raccolti dal museo sono davvero caratteristici e rappresentano la storia pop del paese a partire dal 1896, ossia quando i bottoni pinback furono brevettati.
Il Busy Beaver Button Museum rende così omaggio alle migliaia di persone che hanno trovato soluzioni originali ed alternative per esprimere i propri traguardi di vita attraverso i bottoni.
Abbiamo creato il Museo del bottone per mostrare come le persone nel corso degli anni hanno commemorato momenti importanti della loro vita creando e collezionando questi ricordi indossabili. Le parole, la grafica, lo stile di stampa, il colore e le dimensioni erano il risultato finale di una visione che volevano comunicare o di cui facevano parte. I bottoni raccontano la storia di un popolo come qualsiasi altra cosa! Il museo fisico si trova nell’ufficio di Busy Beaver Button Co. dove vengono realizzati ancora oggi bottoni personalizzati!
Joel and Christen Carter
2. Museum of the Weird
Parlando di musei alquanto bizzarri da esplorare negli Stati Uniti d’America non potevamo non citare il Museo delle stranezze ossia il “Museum of the Weird” in Texas.
Questa è una delle tappe per tutti coloro che in comitiva ad esempio hanno almeno una persona che aborra l’idea di visitare musei. Infatti il Museo presenta le stranezze più strambe che ci siano in circolazione in America.
In particolare l’ente promette:
- L’originale “Gabinetto delle curiosità” del Museum of the Weird, con mummie, sirene, fossili, criptidi, mostri della natura, teste rimpicciolite, oggetti di scena e una collezione di stranezze raccolte dai quattro angoli della terra!
- Accesso per vedere l’attrazione speciale. Presentata in programmi TV come Misteri al museo e Misteri irrisolti, la leggendaria “Creatura nel ghiaccio!”
- Ingresso nella sezione del museo dedicata alle cere dei mostri cinematografici, “La camera degli orrori di Sfanthor”, dove ci si può far scattare una foto nelle mani di un King Kong a grandezza naturale!
3. National Museum of Roller Skating
Il National Museum of Roller Skatin in Nebraska è poi una chicca di museo se lo si considera tra la lista di musei curiosi da visitare negli Stati Uniti d’America.
Il “National Museum of Roller Skating” conserva quella che rappresenta la più grande collezione al mondo di manufatti di pattinaggio a rotelle e materiali di divulgazione sulla storia di uno dei più grandi sport del mondo.
Il Museo espone molti reperti unici nel loro genere a partire dall’anno della sua fondazione: il 1980. Nel 2020 il Museo ha compiuto 40anni ed è possibile ammirare la collezione permanente del museo nel rinnovato allestimento.
4. Morbid Anatomy Museum
A New York c’è poi l’imperdibile Mordib Anatomy Museum.
Il Morbid Anatomy Museum, aperto nel 2014 ad opera dei fondatori da Joanna Ebenstein, Tracy Hurley Martin, Colin Dickey, Tonya Hurley, Laetitia Barbier, Evan Michelson e Aaron Beebe nel quartiere Gowanus di Brooklyn, New York è uno spazio unico nel suo genere.
ll museo rappresenta infatti una espansione della lunga gestazione progettuale di Ebenstein: il Morbid Anatomy Blog and Library.
Il museo è ospitato nell’edificio di una ex discoteca il cui interno è stato rimodellato dagli architetti Robert Kirkbride e Tony Cohn nel 2014. L’edificio al suo interno ospita infatti anche sale conferenze, uno shop ed un bar.
Un salone intellettuale fai da te che riunisce artisti, scrittori, curatori e appassionati dilettanti dediti a ciò che sono ‘le cose che cadono attraverso le crepe’
Joanna Ebenstein
Il Mordib Anatomy Museum si concentra su storie dimenticate o trascurate attraverso mostre, eventi divulgativi e programmazione museale. I temi includono natura, il rapporto morte e società, anatomia, medicina, arcani e curiosità ampiamente documentate. I manufatti presenti nelle mostre allestite provengono da collezioni private e depositi museali attraverso prestiti.
5.Museum of Sex
Il Museum of Sex è poi la gemma a coronamento di un percorso affascinante e conturbante all’interno del mondo pop bizzarro che gli Stati Uniti d’America hanno da offrire a cittadini e turisti.
Esso racconta l’evoluzione della sessualità umana attraverso mostre in continuo allestimento.
La missione ufficiale del Museo è “preservare e presentare la storia, l’evoluzione e il significato culturale della sessualità umana. Nelle sue mostre, programmi e pubblicazioni, il Museo del sesso si impegna ad aprire il discorso e lo scambio tra il pubblico”.
Il museo si concentra in particolare su una gamma di preferenze e sottoculture sessuali, tra cui la storia e l’erotismo di lesbiche e gay, BDSM, pornografia e lavoro sessuale.
Sebbene, infatti, le mostre del museo siano presentate con intento educativo, a volte presentano contenuti fortemente espliciti. Per questo motivo, per accedere al museo il minimo d’età richiesta è 18 anni.
Storia e curiosità sulla nascita del Museum of Sex
Una fortissima obiezione alla nascita del museo (ai tempi Gluck stava progettando il museo) venne portata avanti dal Board of Regents dello Stato di New York che respinse la richiesta del progettista di status di no-profit, obiettando che “l’idea di un museo del sesso rendeva una presa in giro il concetto stesso di museo”.
Per evitare ulteriori complicazioni il fondatore e progettista Gluck scelse di non accettare finanziamenti offerti dall’industria della pornografia ma, a differenza delle restrizioni imposte a luoghi di “intrattenimento per adulti”, le autorità di New York consentirono al museo di posizionarsi in una zona limitrofa ad una chiesa ed una scuola.
Questo scatenò l’indignazione della Lega cattolica americana per i diritti religiosi e civili che, alla prima apertura del museo, inaugurato nel 2022, definirono l’ente come un “museo di oscenità”, scrivendo “Se i funzionari del museo fossero onesti, includerebbero una camera della morte che riconoscerebbe tutte le disgraziate malattie che la promiscuità ha causato. E darebbero il dovuto riconoscimento al ruolo che la promiscuità ha svolto nella creazione della povertà. Invece possiamo cercare il museo per celebrare il sesso pubblico.”
Di contro il Museo decise di ospitare un evento intitolato “Fede nel lattice” che riunì leader di fede cattolica, pentecostale, episcopale, buddista ed ebraica superando barriere, limiti e pregiudizi.
Perché è questo che definisce il lavoro museale e permette al fruitore di visitare percorsi allestitivi che sfidano i tabù sociali.
Dunque non resta che spogliarsi di pregiudizi e stereotipi culturali e…