di Nunzia La Montagna
Zerocalcare ed il suo “La profezia dell’armadillo. Amato da giovani, Zerocalcare ha avvicinato i lettori di ogni età alle Graphic novel.
La profezia dell’armadillo è un graphic novel realizzato da Zerocalcare e pubblicato nel 2011 dalla casa editrice BAO Publishing.
Questo libro può essere letto da chiunque e suscitare emozioni in chiunque perché l’autore parla di meccanismi interiori davvero importanti in un modo semplicissimo.
E lo fa servendosi dell’armadillo, “grillo parlante” del nostro protagonista, che gli consiglia cosa fare nelle situazioni più critiche.
Il registro linguistico è colloquiale, con l’inserimento del linguaggio gergale che rende i racconti ancor più vicini al lettore.
Leggere un’opera del genere ci costringe a fare i conti con gli stessi fantasmi che tormentano il protagonista.
Per esempio, in quanti hanno a che fare con il “Guardiano del tempismo”? Colui che “è lì, sempre in silenzio, con la sua sveglia che non suona mai, a ricordarmi che non è ancora il momento giusto”; o ancora con il “Dio del giorno dopo”, colui al quale ci rivolgiamo quando succede un imprevisto ma ci diciamo “andrò a dormire, e domani quando mi sveglio si sarà risolto tutto da solo. Amen”.
Ma, soprattutto, quanti hanno un proprio armadillo? La coscienza con la quale ci si confronta per analizzare le circostanze, le situazioni, gli eventi: il proprio io che dà consigli.
Bisogna dirlo chiaramente: le conversazioni con sé stessi sono quelle più sincere e immediate e, spesso, anche quelle più costruttive.
La profezia dell’armadillo apre una finestra all’interno della coscienza del protagonista e rende il lettore partecipe dei suoi drammi: da quelli più semplici, come le formiche in casa, a quelli più complessi, come la perdita di un’amica d’infanzia.
E i disegni sono altrettanto fondamentali perché offrono una chiara rappresentazione delle emozioni, un po’ come succede nel film “Il favoloso mondo di Amélie”, dove la protagonista si scioglie letteralmente dall’emozione.
Un punto importante del libro si trova nella domanda: “Ma che è ‘sta leggerezza?”.
Il protagonista risponde di sentirsi leggero come un’orca. “Ma infatti ‘sta leggerezza chi l’ha mai vista?”.
Italo Calvino, nelle Lezioni americane, dà una definizione di Leggerezza: “la leggerezza per me si associa con la precisione e la determinazione, non con la vaghezza e l’abbandono al caso”.
La letteratura affronta, da sempre, i drammi dell’essere umano, e quando un’opera è in grado di parlarne come è fatto in La profezia dell’armadillo, con uno stile così semplice quanto accurato, vuol dire che vale la pena di leggerla, sempre.
Ma poi, alla fine, cos’è la profezia dell’armadillo? “Si chiama ‘profezia dell’armadillo’ qualsiasi previsione ottimistica fondata su elementi soggettivi e irrazionali spacciati per logici e oggettivi, destinata ad alimentare delusione, frustrazione e rimpianti, nei secoli dei secoli. Amen.”